lunedì 8 giugno 2009

Improvvisare con la classica? Si può fare...

Daniele Russo, ricordo la prima volta che lo incontrai nel conservatorio di Vicenza...eravamo stati chiamati dal maestro Amato per un corso di musica da camera per chitarra (corso che poi non partì). Io ero appena reduce dall'esame di VIII corso e rimasi sbalordito a sentir suonare questo chitarrista, una tecnica strabiliante, bel suono, bel piglio, "bella questa fuga di Bach...ma quale sarebbe?..mmm..non ricordo di averla mai sentita...", e infatti non la ricordavo semplicemente perchè il maestro Russo la stava improvvisando in quel momento!
Non stava suonando qualcosa a caso, sia chiaro! Era proprio una fuga con tutte le caratteristiche che le sono proprie: soggetto, controsoggetto, divertimenti, ecc...
Eravamo tutti molto colpiti dalla sua capacità di suonare improvvisando da zero una qualsiasi forma!
Scattò il momento juke-box: -Prova a suonare nello stile di Giuliani!
..e lui suonava un tema e variazioni che avrebbe potuto benissimo scrivere Giuliani stesso!
-Prova nello stile di Ponce!
..ed ecco una "sonatina settentrional" materializzarsi per noi...
Qualsiasi stile gli proponevamo, lui era in grado di improvvisarci!
Memore delle lezioni all'università sulla storia della musica, ricordai che anche i più grandi musicisti del passato, fino alla fine del XIX secolo per lo meno, erano anche ottimi improvvisatori! Mozart, per esempio, durante i suoi concerti prevedeva sempre un finale con improvvisazione su un tema suggerito dal pubblico.
Daniele Russo ha dedicato tutta la sua carriera a questa nobile arte!
Per maggiori informazioni vi rimando direttamente al suo sito:
http://xoomer.virgilio.it/pmhru/index.html

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